Un’ora di tempo trascorsa in maniera molto piacevole con lo staff che compone l’anima della Felici-Helios terrecotte che si occupa di ricostruzione, riparazione e restauro di antiche stufe in terracotta.
Ci sono riuscito, finalmente ce l’ho fatta, era da tempo che mi ripromettevo di andare a conoscere i personaggi che compongono questa associazione culturale che racchiude in se più di un secolo di sapere nel campo della ceramica e delle stufe in terracotta.
Panoramica dell’atelier della Felici-Helios terrecotte
Ho approfittato di una trasferta di lavoro in terra Toscana per contattarli tramite il numero di telefono che compare sul loro sito internet, mi ha risposto Carlo, scoprirò poi essere l’ultimo della dinastia dei Felici ad aver retto le redini dell’azienda di famiglia ora chiusa. In brevi parole gli espongo il mio desiderio di poterli andare a trovare nel loro atelier sulle colline dietro Prato, a Vaiano precisamente, dove restaurano stufe antiche e fanno prove e migliorie su quelle nuove (fatte e progettate comunque come una volta). Con una gentilezza degna di atri tempi, Carlo mi dice di essere ben contento di incontrarmi e fissiamo per un paio di giorni dopo nel pomeriggio.
Cassettoni messi ad essiccare prima della cottura
Aprire la porta della Felici-Helios terrecotte, per uno che fa il mio mestiere e vedere tutto il ben di Dio che quella porta cela, è una grande emozione, stufe Mercatanti perfettamente restaurate, Becchi in pieno restauro con i cassettoni smontati ed appoggiati in improbabili posizioni ad essiccare, copie di stufe Felici nuove, fatte con le tecniche di allora, ma impasti delle malte rivisti ed aggiornati così da eliminare o limitare tutti i difetti che le stufe del tempo presentavano, stampi in multistrato di pioppo con anima in resina per costruire i cassettoni eccetera…
Una vera “chicca”, probabile pezzo unico
Sulla porta incrocio al mio ingresso Emilio Micillo uno dei tre amici che hanno fondato la Felici-Helios terrecotte, gentilissimo come solo un Napoletano potrebbe essere (nativo di Pozzuoli e si sente, nonostante 40 anni di Toscana) mi accompagna da Carlo Felici ed iniziamo a chiacchierare tutti e tre.
Emilio Micillo al lavoro alla Felici-Helios Terracotte
Mi hanno raccontato un mare di cose sul restauro delle stufe, sino a dirmi che si divertono a farlo, ma che ora hanno prodotto delle stufe nuove ed hanno richiesto di certificarle, risultato 4 stelle, quasi 5 scusate se è poco, una stufa costruita come 100 anni fa ottiene senza particolari abbattitori o altro 4/5 stelle.
Il mestiere è mestiere c’è poco da fare, e qui si vede tutto. Per semplificare le manutenzioni hanno creato dei tappi sopra i cassettoni che permettono di pulire la stufa senza doverla smontare tutta.
Il reparto falegnameria è completo, si avete capito bene falegnameria, la Felici-Helios terrecotte si fa tutto in casa, uno dei maggiori problemi che riscontrano nella loro ricerca (perché di ricerca si tratta) è il reperimento di fornitori in grado di assecondare gli standard che loro richiedono, mi hanno fatto vedere alcuni sportelli di carica in ghisa e devo ammettere che erano splendide fusioni, sicuramente un lavoro di “fino” per la fonderia incaricata.
Reparto falegnameria della Felici-Helios terrecotte
La falegnameria produce gli stampi in legno, a cui poi vengono fissate le lastre negative in resina, per completare lo stampo. Queste lastre negative, vengono ottenute recuperando il pezzo originale (cassettone o colonna che sia) e rivestendolo con resina che una volta seccata sarà poi attaccata al pannello in multistrato, questi assemblati formeranno lo stampo per il cassettone.
Interno di uno stampo per cassettoni
Medesima attenzione viene riservata alle vernici che non devono: scolorire; puzzare; alterarsi; eccetera… che problema c’è loro se le fanno da soli… e funzionano!
Finiamo inevitabilmente a parlare della ditta di famiglia fondata a Figline vicino Prato, lì, perché in zona la terra è buona per fare impasti da cuocere, durante la seconda guerra mondiale, vengo a sapere da Carlo, i nazisti all’interno della fabbrica avevano impiantato una base militare e siccome era freddo per riscaldarsi hanno bruciato tutti gli stampi in legno che servivano per la produzione delle stufe, per risollevare le sorti dell’azienda di famiglia il babbo di Carlo rileva la concorrente Mercatanti che non navigava in buone acque e con gli stampi di quest’ultima e le maestranze (una volta usava così) fa ripartire la produzione.
Carlo Felici
Nel raccontarmi questi episodi Carlo mi mostra tutta una serie di fotocopie di cataloghi di stufe Mercatanti, Felici, Fumisteria forlivese, I.R.S.I.C.A. e mi dice: le copie mi servono per lavorare, gli originali li conservo a casa. Un pezzo di storia salvato dall’oblio penso io.
Fotocopie di cataloghi storici
Se volete farvi una stufa in terracotta provate a contattarli, loro le sanno fare, ve lo garantisco, so inoltre che qualche pezzo l’anno lo producono, magari se gli andate a genio e non fate troppi “sfondoni” quando parlate con Carlo ve la fanno. Intanto vi invito a visitare il loro sito internet Felici Helios terrecotte.
Grazie per il tempo che mi hai dedicato signor Felici e a presto.
Scritto da: Manlio Marta
2 Comments
Molto interessante il loro lavoro di nuova progettazione e recupero!! Ho una vecchia stufa che non ho mai fatto funzionare, mi fa venire voglia di sperimentarla!!!
Buon giorno,
Che piacere leggere di voi.
Abito a Bologna ed ho alcuni cassonetti di una stufa.per la precisione l’ultimo in alto quello con il foro tondo ed uno intermedio. Questo ultimo mi si è rotto… Vorrei aggiustarlo, ma non so che materiale usare. Preciso che la stufa è un ricordo e mancando il braciere non verrà utilizzata. Grazie comunque . Un caro saluto. Susanna