Legna da ardere, gli errori da evitare

Salvaguardare la terra

Piccolo vademecum per una buona combustione del nostro camino o stufa e per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.

Oggi è di fondamentale importanza salvaguardare il pianeta che ci ospita (ne parla tutto il mondo ed a ragione veduta) la situazione del globo sembra essere in stallo e gli esperti dicono che il punto di non ritorno è vicino. Noi, Gli spazzacamino di Manlio nel nostro piccolo, vorremmo dare un contributo cercando di trasmettervi quello che è giusto bruciare nei nostri impianti, nel migliore dei modi e raccontandovi quello che non andrebbe mai fatto.

Quale legna bruciare

  • I trasporti terrestri e non solo quelli, inquinano, se possibile cerchiamo di utilizzare legna lavorata localmente o almeno il più vicino possibile a dove siamo, aiuteremo l’ambiente e la sua preservazione.
  • Consumiamo legna di dimensioni adeguate all’impianto in nostro possesso, solitamente in un camino di medie dimensioni i ciocchi non dovrebbero superare i 40/45 centimetri di lunghezza, quelli con diametri superiori ai 30 centimetri andrebbero spezzati, questo per permettere una combustione migliore ed un più facile stoccaggio.
  • Consumiamo legna stagionata in maniera adeguata, (una corretta stagionatura prevede almeno 18 mesi di asciugatura dopo il taglio) La legna secca si accende ed arde decisamente meglio, oltre una certa soglia, l’umidità presente nella legna, crea problemi di accensione, inoltre l’umidità per evaporare assorbe calore, che invece di riscaldare gli ambienti, se ne va per asciugare il nostro combustibile.

Cosa non bruciare

  • I pannelli di legno in truciolare, il medium density, il laminato plastico o formica e più in generale tutti i legni trattati, (vale anche per i vecchi infissi in legno che avete recentemente sostituito con quelli a doppio vetro in alluminio) questi, quando ardono, rilasciano in ambiente gas velenosi derivati da solventi, colle e quant’altro.
  • Da non bruciare assolutamente le bottiglie in plastica ed in egual misura i tetrapack (sono i contenitori del latte e dei succhi di frutta, al loro interno contengono plastica) la loro combustione a temperature relativamente basse come quelle di un camino o una stufa genera diossina, la diossina è una sostanza tossica ed altamente cancerogena! inoltre rovinate in maniera irreversibile il vostro apparecchio.

E' vietato bruciare il tetrapack

Contenitori di vari formati di tetrapack usati per latte, vino e succhi di frutta

  • Evitiamo di consumare legna verde o umida. La legna correttamente stagionata è solitamente di colore più opaco e scuro, caratterizzata da spaccature sul ceppo dovute alla stagionatura, sbattendola contro un altro pezzo di legno fa un effetto cassa armonica.

Come limitare le emissioni

Non esiste, purtroppo, una combustione pulita, tutte, ma proprio tutte, rilasciano emissioni inquinanti.
Possiamo però adottare accorgimenti al fine di limitarle, le emissioni. Elenchiamo di seguito una serie di accorgimenti facilmente adottabili da chiunque per tentare di rendere la nostra combustione un po’ più ecosostenibile ed il pianeta sicuramente ringrazia.

  • Prima di accendere la stufa o il camino verifichiamo che le prese d’aria siano completamente aperte, tali dovranno rimanere sino a quando la combustione non sarà ben avviata ed il nostro impianto a temperatura di regime.
  • Per l’accensione della fiamma vera e propria utilizzeremo preferibilmente degli accenditori ecologici, se non è possibile useremo della carta (poca ed assolutamente non carta patinata o peggio plastificata. È ammessa la carta dei giornali quotidiani) con alcuni piccoli e ben stagionati legnetti.
  • Caricata a regime la stufa o accendete la pira nel camino come abbiamo spiegato nell’articolo: come accendere il camino (e inquinare meno) la legna dovrebbe ardere in maniera vivace sino alla sua completa estinzione. Se la fiamma non è allegra, o abbiamo caricato pezzi troppo grandi per il nostro impianto ed allora sarà sufficiente spezzarli per la carica successiva oppure abbiamo legna non ben stagionata. Non sovraccaricate mai i vostri impianti, generalmente nel libretto di uso e manutenzione vengono citate delle tabelle di riferimento per quanto concerne la portata.
  • Verificate spesso la fiamma e mantenetela briosa, un colore delle vampe che spazia dal giallo al rosso con delle lingue blu che si innalzano è segno di una sana combustione, fiamme color mattone o rosso scuro sono indice al contrario di una combustione non ottimale.
  • Il fumo che esce dal comignolo di un impianto che arde in maniera ottimale è pressochè incolore, solo a canna fumaria fredda è ammesso vedere del fumo denso uscire dalla canna fumaria. Colori diversi che possono spaziare dal bianco/giallo al nero passando per un’infinita gamma di grigi indicano cattive ed inquinanti combustioni e notevoli rilasci di materiali incombusti in ambiente. In questo caso è opportuno procedere a verifiche che riguardano sia il combustibile utilizzato sia il nostro impianto.

La cattiva combustione crea diossina

Brutto esempio di un camino inquinante

  • Il residuo di una buona combustione è composto da cenere di colore grigio chiaro e bianco, la presenza di colori diversi o il particolare ed eccessivo annerimento delle pareti del camino o del vetro della stufa ci indica che i parametri di combustioni non sono corretti.
  • Nei camini specialmente, la presenza sulle pareti laterali e sulla cappa di grandi quantità di fuliggine è indice di scarsa efficienza. Un camino che arde bene, consuma in rapporto alla potenza calorifica erogata, poco, il rilascio di fuliggine è minimo perché la combustione è completa, grandi quantità di fuliggine sono segno di spreco di combustibile e dunque maggior spesa.
  • Importante verificare che le prese d’aria e gli sportelli siano ben chiusi quando non si effettuano ricariche di combustibile.
  • La stufa od il camino vanno regolarmente puliti per permettere un corretto apporto d’aria alla combustione, la cenere va dunque rimossa con una paletta ed adagiata in un bidone possibilmente di ferro (oggi in commercio si trovano degli aspiratori dedicati detti cenerelli che sono in grado di sopportare anche eventuali pezzetti di cenere)
  • La sicurezza è importante per cui mi sento di poter consigliare l’installazione di un rilevatore di fumi con relativo allarme ed eventualmente abbinarlo anche ad un identificatore di monossido di carbonio.

Brutte abitudini da evitare

Abitudine (piuttosto barbara) tipica delle zone rurali del centro Italia è quella di dare fuoco ad ogni genere di rifiuto con cadenza settimanale nel campo a pochi metri da casa, questa pratica è dannosa sia per l’aria che per i terreni, da tempo ormai è considerata illegale.

E' vietato fare un rogo di plastica in giardino

Rogo illegale in giardino

L’utilizzo a titolo di inceneritore del camino domestico è sbagliato ed è vietato!

La scarsa altezza delle canne fumarie dei camini fa si che le sostanze nocive emesse, come la diossina, i metalli pesanti, la formaldeide ed altri, ricada nelle immediate vicinanze dell’abitazione che le hanno emesse, così facendo mettete a repentaglio anche la vostra di salute! La combustione dei rifiuti inoltre danneggia in maniera permanente anche gli impianti.

È vietato bruciare:

  • Giornali
  • Riviste
  • Carta
  • Materiale da imballaggio (solitamente sintetico)
  • Tetrapack (contenitori per bevande a lunga conservazione)
  • Cartoni
  • Plastiche di ogni genere e tipo
  • Scarti di falegnameria
  • Legname verniciato
  • Materiale ricavato da demolizioni, risanamenti edili o navali
  • Pallet per spedizioni

Vietato bruciare legna proveniente da demolizione

Materiale derivante da una demolizione civile

Come conservare la legna da ardere

La legna va accatastata all’aperto, con cura, avendo l’accortezza di coprire solo la parte superiore della catasta affinchè l’aria circolando possa finire la stagionatura, se possibile la legna dovrebbe essere rialzata da terra.

Una catasta di legna

Come scegliere il pellet

Usando il pellet (prodotto che io trovo eccellente) è importante che sia di buona qualità e certificato. Deve provenire da legno non trattato, da coltivazioni controllate e sostenibili.

Verificate che il produttore sia ancora in essere (ogni produttore ha un codice che vi permette di identificarlo, lo trovate stampigliato sulla confezione).

Il vostro sacco di pellet non deve contenere grandi quantità di segatura. Le ceneri residue non devono essere eccessive, più cenere è presente più inquinate.

Conclusioni

Il combustibile, legna o pellet che sia è preferibile acquistarlo in prestazionale (alla fine della stagione di fuoco quindi) per diversi motivi, vediamo, se si tratta di legna questo ci permette di farla stagionare accuratamente e ci da tempo per stoccarla. Nel caso del pellet solitamente i prezzi a fine stagione sono sicuramente più interessanti che non ad inizio.

Nel caso della legna cerchiamo di utilizzare un combustibile pulito, il fango pesa ma non arde, lo stesso vale per la sabbia.

 

Scritto da: Manlio Marta

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Legna da ardere, gli errori da evitare
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Vademecum sull'uso ecosostenibile del legno, cosa possiamo bruciare e cosa no. Utilizziamo al meglio il nostro combustibile. Le sbagliate abitudini!!
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Gli Spazzacamino

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