Storia dell’ozono 2

Un antico generatore di ozono

Nel precedente articolo, abbiamo raccontato la storia dell’ozono, dalla sua scoperta ad oggi, guardando la cosa da un punto di vista prettamente medico, qui puoi leggere l’articolo. In questo articolo analizziamo, invece, l’uso dell’ozono in altri settori, vediamo quali:

  • L’ozono nella lavorazione e trattamento della carne;
  • L’ozono nella lavorazione dei prodotti ittici;
  • L’ozono nel settore caseario;
  • L’ozono in apicoltura;
  • L’ozono nella trafila ortofrutticola;
  • L’ozono negli allevamenti;
  • L’ozono nella produzione di vino e bevande.

Nei prossimi articoli parleremo invece dell’uso del gas ozono in veterinaria, per i nostri amati animali domestici, a seguire tratteremo l’ozono in ambiente domestico. Chiuderemo questi “speciali” con un articolo riguardante l’uso dell’ozono in cosmesi.

 

Lavorazione e trattamento della carne

Il gas ozono trova molte applicazione nel campo industriale, specialmente in quello legato all’industria alimentare. Viene impiegato fondamentalmente nella sanificazione e disinfezione degli ambienti deputati alla lavorazione delle carni e alla igienizzazione di tutti gli strumenti che vengono adoperati per la trasformazione dei macellati. I vantaggi nell’utilizzo del gas ozono possono essere riassunti così:

  • Un deciso aumento dei tempi medi di conservazione delle merci, sia sui banchi refrigerati, esposti al pubblico, sia all’interno delle celle frigorifere atte alla conservazione;
  • Eliminazione di tutti gli odori di origine organica;
  • L’abbattimento di virus e batteri permette di mantenere i tassi di umidità, all’interno dei frigoriferi, a livelli più alti, evitando di fatto l’essiccazione dei prodotti.

L’utilizzo dell’ozono inoltre, incrementa la capacità di conservazione dei prodotti, fornisce maggiori garanzie sull’eliminazione di batteri e parassiti. I tempi di conservazione della carne di maiale sottoposta ad ozono aumentano de 20%, senza che vengano alterati sapori o profumi.

Nella lavorazione dei salumi, il gas ozono, viene utilizzato per sterilizzare, sanificare gli ambienti di lavorazione e per l’insaccamento del prodotto. Il tutto evitando l’utilizzo massiccio di prodotti chimici, i quali inevitabilmente lasciano un residuo altamente inquinante. Da non sottovalutare il risparmio di notevoli quantità di acqua necessarie al risciacquo di agenti chimici. L’ozono viene anche utilizzato nei processi di stagionatura per evitare la formazione di muffe ed evitare la presenza di insetti, che potrebbero attaccare gli insaccati rovinandoli.

L'ozono nella lavorazione e nel trattamento della carne

L’ozono nella lavorazione dei prodotti ittici

Da tempo, l’ozono, viene utilizzato con successo da numerose aziende che operano nei processi di trasformazione e mantenimento dei prodotti ittici. L’ozono viene utilizzato con successo nelle seguenti fasi di lavorazione:

  • Nelle fasi di pulizia esterna e lavaggio, fondamentalmente dei mitili, prima del loro confezionamento e successiva immissione nel circuito della distribuzione;
  • Nella fase di depurazione. In questa fase i mitili vengono disinquinati prima di essere avviati a passaggi successivi;
  • Nelle fasi di lavaggio e lavorazione del pescato. Viene utilizzata in questa fase solitamente acqua ozonizzata per abbattere gli odori, disinfettare il pesce, innalzare i tempi di conservazione abbattendo la formazione di ammoniaca inevitabile nei processi di putrefazione. Con l’uso di gas ozono annulliamo la possibilità di lasciare tracce di cloro all’interno del prodotto lavorato.

L’ozono viene inoltre utilizzato nelle acque in uso negli allevamenti (acquacolture) sia per quella di ricircolo che per quella in ingresso. Il processo garantisce un deciso miglioramento della qualità di queste ultime, gli effetti  sono:

  • A parità di produzione un minor costo;
  • Una maggior velocità di crescita del pesce;
  • Maggiore produzione a parità di impianti;
  • Eliminazione di tutte le sostanze inquinanti che possono essere negative per i pesci, una per tutte l’ammoniaca;
  • Riduzione della carica batterica, di virus, funghi patogeni e protozoi dannosi per la crescita dell’allevamento;
  • Eliminazione di tutte le sostanze organiche presenti nelle acque di allevamento.

L'ozono nella lavorazone dei prodotti ittici

L’ozono nel settore caseario

L’ozono in ambito caseario viene utilizzato per sterilizzare, disinfettare e tenere sotto controllo gli ambienti di lavorazione e trasformazione del latte e suoi derivati. Si utilizza inoltre in tutta la filiera atta al confezionamento del prodotto finito. L’ozono sanifica le acque atte al governo di mozzarelle e latticini. L’ acqua trattata con ozono subisce l’abbattimento di tutti i microrganismi organici ed un’elevata azione germicida. Si eliminano tutti gli odori sgradevoli ed inquinanti. L’utilizzo controllato di gas ozono all’interno delle sale di stagionatura permette di eliminare muffe indesiderate sui prodotti caseari, la stagionatura avviene con aria purissima in un ambiente praticamente sterile. Le celle di stagionatura dei vari formaggi vengono trattate con ozono per  evitare infestazioni da parassiti ed insetti. I fanghi reflui ed il siero, scarto di lavorazione del caseario, vengono trattati con ozono per abbatterne i costi di smaltimento.

L'ozono nel settore caseario

L’ozono in apicoltura

L’ozono migliora il ciclo vitale delle api. Si può utilizzare l’ozono in apicoltura con l’obbiettivo finale di aumentare la produzione e la qualità del miele prodotto, migliorando la vita delle api all’interno della arnie. Utilizzando ozono abbiamo i seguenti vantaggi:

  • Andiamo a combattere tarme ed altri insetti che possono proliferare all’interno di alveari ed arnie, compromettendo la qualità del miele e della cera prodotta;
  • Teniamo lontani virus, batteri, muffe, lieviti dagli ambienti e dalle attrezzature deputate alla smielatura;
  • Combattiamo un acaro parassita “varroa destructor”, questo si attacca alle api e succhiando loro i fluidi vitali, le indebolisce sino ad ucciderle.

L'ozono in apicoltura

L’ozono nella trafila ortofrutticola

In campo ortofrutticolo l’ozono si può utilizzare per:

  • Abbattere gli insetti infestanti;
  • Sanificare le linee di lavorazione e confezionamento;
  • Disattivare l’etilene per mezzo del potere ossidante dell’ozono;
  • Igienizzare e poter riciclare le acque di lavaggio;
  • Eliminare la salmonella, la listeria, muffe, virus, ed altri lieviti;
  • Eliminare funghi e muffe all’interno delle celle atte alla conservazione.

Nel settore ortofrutticolo l’ozono viene dunque impiegato sia nella lavorazione del prodotto che nella sua conservazione. I più svariati esperimenti nel corso del tempo hanno inequivocabilmente dimostrato che il lavaggio della frutta con acqua ozonizzata ne aumenta sensibilmente la capacità di conservazione, con tutti i vantaggi che ne comporta (abbatte i costi, elimina i pesticidi, l’ammoniaca ed altre sostanze non gradite eventualmente presenti). Le celle di stoccaggio, se trattate con ozono, migliorano il mantenimento dei prodotti al loro interno grazie all’aria purificata e all’eliminazione di tutti gli agenti patogeni dalla materia organica. Questo trattamento oltre ad innalzare il livello di igiene generale, e dei prodotti in particolare, permette di ritardarne in maniera naturale la maturazione, con conseguenze positive per il consumatore.

L'ozono nella trafila ortofrutticola

L’ozono negli allevamenti

L’ozono, all’interno dei capannoni dove gli animali vivono, può essere impiegato in vari modi. Può venir utilizzato per purificare e migliorare la qualità dell’aria degli animali, purificare le stalle, disinfettare l’acqua che bevono, e migliorare la qualità del cibo che consumano. L’ozono infatti, oltre ad eliminare virus, batteri, muffe, lieviti, e sostanze nocive, rafforza la flora batterica intestinale degli animali, fortificando e riequilibrando le difese immunitarie.

L’utilizzo dell’ozono, consente inoltre, di evitare disinfettanti chimici ed il cloro, al contempo riduce al minimo il consumo di antibiotici ed altri farmaci, purtroppo usati negli allevamenti. Questo punto riveste una grande importanza per la salute di chi poi consuma la carne degli allevamenti. Gli antibiotici che vengono somministrati agli animali, restano sotto forma di residui nei tessuti delle carni che noi consumiamo. Nel far questo assumiamo “gratuitamente” antibiotici che alla fine vanno a rinforzare virus e batteri che ne diventano sempre più resistenti  e costringono noi, al bisogno, ad assumerne dosi sempre più massicce, con le relative problematiche ormai a tutti noi note.

Grazie all’ozono questo viene evitato, permettendo ai consumatori di avere in tavola un prodotto più sano, migliorando allo stesso tempo la qualità di vita degli animali. Sicuramente ad un costo inferiore.

L'ozono negli allevamenti

L’ozono nella produzione di vino e bevande

Nella produzione di bevande e non solo (vino, birra, succhi di frutta ed acqua minerale), l’ozono viene largamente impiegato per:

  • Disinfezione dei contenitori nella fase che precede l’imbottigliamento;
  • Sanificazione di serbatoi e vasche di stoccaggio dei prodotti;
  • Sanificazione di tutte le linee ed apparecchiature atte al riempimento.

I vantaggi, sintetizzando, si possono riassumere così:

  • Semplificazione dei processi di lavorazione;
  • Riduzione dei tempi morti;
  • Risparmio energetico;
  • Risparmio di acqua;
  • Eliminazione degli odori;
  • Eliminazioni di agenti o disinfettanti chimici;
  • Riduzione del rischio di contaminazione dei prodotti.

L'ozono nella produzione di vino e bevande

Volete sottoporre la vostra abitazione ad un trattamento ad ozono ?? Qui per contattarci.

 

Scritto da: Manlio Marta

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Storia dell'ozono 2
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Storia dell'ozono 2
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Itticoltura, Allevamento, Trafila Ortofrutticola, Produzione di Vino, Birra e Bevande, Macellazione ed Insaccamento delle Carni. Strano, ma vero Apicoltura.
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Gli Spazzacamino
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