La famosa pietra ollare delle nostre stufe in realtà si chiama Steatite. Viene chiamata anche gesso di Briancon o pietra saponara.
È una roccia metamorfica (si dicono rocce metamorfiche tutte quelle pietre che hanno subito cambiamenti legati all’esposizione ad alte pressioni e ad elevate temperature).
Di colore solitamente verde ha varianti bianche, nere e rosse.La steatite o pietra ollare per le sue caratteristiche viene impiegata in svariati campi. Le caratteristiche che a noi interessano di più però sono:
Se non bastasse la pietra ollare è estremamente lavorabile con macchine utensili. Queste caratteristiche la rendono pressoché ideale per la produzione di stufe.
Unica nota dolente; ha peso specifico pari a due volte il materiale refrattario.
Le più note aziende costruttrici di stufe in pietra ollare sono finlandesi, queste aziende producono stufe ad altissima prestazione energetica possono arrivare fino al 90% di rendimento con una capacità di riscaldamento estremamente veloce e, grazie alla pietra ollare, con un rilascio di calore costante e lento nel tempo sino a 24 ore.
Questo insieme di caratteristiche rende possibile delle cariche di legna nella stufa piuttosto diradate (infatti vengono chiamate stufe ad accumulo). I costi di una stufa ollare possono andare dai circa 2000/2500€ di un modello base al ben oltre 10000€ di modelli complessi.
Si trovano anche camini o stufe a pellet con rivestimenti in pietra ollare. Se quindi dobbiamo acquistare un nuovo camino o stufa vi consigliamo fortemente di valutare questa opzione.
La pietra ollare sul territorio nazionale viene estratta sopratutto nel basso Piemonte o nell’entroterra Ligure.
A Nunnanlahti, in Finlandia (dove si contano oltre 100 giacimenti di pietra ollare) vi è il giacimento con la migliore qualità di pietra ollare.
Il colore della steatite ricavata da questi giacimenti è grigio. Un tono che se da una parte si abbina con qualunque arredamento, dall’altro non aiuta a dare l’idea di qualcosa di caldo. E’ sufficiente però poggiare le mani sulla sua superficie per sentire tutto il suo tepore e la particolare sensazione che dà al tatto, data dalla presenza nella sua composizione di talco.
Scritto da: Manlio Marta