Vi voglio far partecipi di un evento che non ha pari al mondo (come molte cose che si svolgono in Italia, nel bene e nel male), il Raduno Internazionale dello Spazzacamino 2018 a Santa Maria Maggiore
Il raduno internazionale degli spazzacamino giunge quest’anno alla sua 37^ edizione, è in programma da venerdì 31 agosto a lunedì 3 settembre, si svolge come da sempre in Val Vigezzo ormai eletta nel mondo come la “valle degli spazzacamino“. Il borgo che la rappresenta è Santa Maria Maggiore, dove è possibile inoltre visitare il museo degli spazzacamino, museo questo, dedicato interamente a questo antico mestiere. Al suo interno si trova una raccolta di tutte le attrezzature storiche con didascalie dedicate ed un’infinità di foto a corredo e memoria.
Il raduno è reso possibile dalla collaborazione tra l’associazione nazionale di categoria, il comune di Santa Maria Maggiore e la pro loco locale, è senza dubbio alcuno una delle manifestazione più popolari in Piemonte e non solo. Un vero tributo al mestiere dello spazzacamino.
A questa edizione hanno dato il loro contributo anche il museo regionale dell’emigrazione vigezzina e l’assessorato alla cultura della regione Piemonte (La Val Vigezzo in tempi lontani ha vissuto forti flussi migratori dovuti alla scarsità di risorse economiche del territorio)
Mestiere nero, duro, sporco, non per tutti quello dello spazzacamino, protagonista in questi giorni di un evento unico al mondo, che richiama ogni anno migliaia di visitatori e di spazzacamino da ogni dove.
Dimentichiamoci ora lo spazzacamino di Mary Poppins figura che Bert interpretò nel 1964 magistralmente, ma molto lontana dalla realtà.
Il raduno internazionale degli spazzacamino vuole celebrare un mestiere antico ed oggi tutelato e moderno, ma legato in un passato recente anche a vicende familiari drammatiche.
Annualmente a fine agosto più di mille spazzacamino con i loro attrezzi ed i loro vestiti tradizionali si ritrovano in Val Vigezzo, provengono da mezzo mondo, e qui rendono omaggio a questa valle che ha dato i natali a tanti spazzacamino che giovani e giovanissimi sono emigrati alla ricerca di fortuna non solo nelle piane del nord ma soprattutto all’estero.
L’abbigliamento tipico dello spazzacamino è costituito da giacca e pantalone rigorosamente neri, fa eccezione l’Olanda che da sempre indossa una candida divisa bianca.
Le nazioni Europee naturalmente le più presenti, con in testa Austria, Germania, Svizzera, ma gli uomini neri giungono anche dai paesi dell’est Europa, dal Giappone, dalla Russia, e dagli Stati Uniti, Confermata per la prima volta quest’anno una delegazione dal Paraguay, tornano dopo anni infine anche gli spazzacamino Moldavi che mancavano da un po’.
La Val Vigezzo nel 1500 era nominata nelle carte geografiche dell’epoca come la valle degli spazzacamino, questo la dice lunga sulla secolare storia che lega questo territorio al mestiere di spazzacamino.
Da queste terre infatti generazioni di emigranti partirono alla volta di paesi Europei come Olanda, Austria, Germania e Francia e fondamentalmente erano tutti spazzacamini. Il prezzo pagato fu enorme e lo pagarono soprattutto i più giovani e piccoli, nel 1800 infatti l’emigrazione fu soprattutto quelli dei piccoli spazzacamino e lo sfruttamento dei bambini scrive in zona una delle pagine più nere (possiamo in questo caso affermarlo) del rapporto che lega spazzacamino e fuliggine.
Un mix quindi di storia, goliardia, divertimento, un salto nel passato guardando al futuro, un buon motivo per partecipare.
La manifestazione, come da programma inizia venerdi 31 agosto il pomeriggio e si conclude lunedì 3 settembre alle 16.30 con una sfilata a Cannobbio, lungo le vie del paese per ricordare e celebrare la partenza dei piccoli spazzacamino con le imbarcazioni sul lago.
La manifestazione vuole ricordare 20 forse 21 ragazzi o meglio dire bambini che nel novembre del 1832 provenienti dalle vallate circostanti, scalzi e cenciosi con i loro fagotti buttati sulle spalle, si imbarcarono a Cannobbio per raggiungere la sponda Lombarda del lago, prima tappa di un viaggio che non li avrebbe portati a nessuna fortuna, ma ad una nuova fame ed all’ingrato, al tempo, lavoro di spazzacamino.
Si imbarcarono fiduciosi e speranzosi, ma mollati gli ormeggi navigarono per poche centinaia di metri su quel barcone forse troppo carico, si rovesciarono e si inabissarono, i “piccoli uomini neri” annegarono.
Di questa storia ritrovata negli archivi storici della Val Verzasca non resta ormai che uno sfumato ricordo nella popolazione locale.
Su questa tragedia nel 2013 in Svizzera per mano del regista Xavier Koller è stato girato un film,tratto dall’omonimo romanzo, dal titolo “I fratelli neri”, il film sarà proiettato a Cannobbio in piazza il giorno 25 agosto, il giorno successivo sarà invece inaugurata una mostra con attrezzi storici appartenuti agli spazzacamino ed una ricostruzione fotografica della tragedia.
Sono in pochi a conoscenza del fatto che la storia originale oltre ad essere assolutamente vera, è stata scritta da una coppia di coniugi in esilio durante il periodo nazista.
Lisa Tetzner e il marito Kurt, entrambi tedeschi ma trasferitisi in Svizzera per sfuggire al Nazismo, scrissero questo romanzo per bambini nel tentativo di mostrare le pessime condizioni di vita dei ragazzini del Canton Ticino attorno alla metà dell’Ottocento: è un romanzo di denuncia, che mostra quanto la povertà di quelle zone abbia rovinato la vita delle persone, e soprattutto dei bambini, che venivano venduti dalle famiglie per essere condotti a Milano a lavorare come spazzacamini.
Trama del film “I fratelli neri”:
Intorno alla metà del XIX secolo una famiglia di contadini svizzeri del Canton Ticino si trova costretta, data la condizione di miseria in cui vive, a vendere il quattordicenne Giorgio al signor Antonio Luini, un uomo senza scrupoli, che lo porterà a Milano per fargli fare lo spazzacamino. Durante il tragitto, attraversando il Lago Maggiore, l’imbarcazione sulla quale si trova Giorgio insieme ad altri ragazzi viene colpita da un fulmine e affonda.
Oltre a Luini, sopravvivono solamente in quattro. Giunti a Milano vengono venduti come bestie, Giorgio viene comprato dallo spazzacamino Battista Rossi che lo porta in casa sua e qui conosce la figlia Angeletta, la quale si offre di insegnargli a leggere e scrivere e con cui instaura un rapporto d’affetto. Giorgio fa amicizia con altri ragazzi nella sua stessa difficile situazione, i quali vengono trattati come veri e propri schiavi, ed entra a far parte della banda dei “fratelli neri”, i cui membri si sorreggono a vicenda, si difendono dalla miseria e lottano contro la banda dei “lupi” che ruba loro le mance faticosamente guadagnate.
Dopo la morte per una grave malattia di Alfredo, uno spazzacamino, le due bande siglano la pace e si alleano per catturare Luini, infatti in Svizzera su di lui pende una taglia di mille franchi, con l’aiuto di padre Roberto i ragazzi escogitano una trappola e lo consegnano alle autorità svizzere; i soldi della ricompensa andranno alle famiglie delle vittime del naufragio.
Al termine di questa vicenda Giorgio riesce a fare ritorno a casa dalla propria famiglia portando con sé Angeletta.
Questi sono solo alcuni dei buoni motivi per partecipare al raduno internazionale degli spazzacamino, e voi ci siete mai stati?
Scritto da: Manlio Marta